5 Maggio 2017

Affitti Brevi on line, al fisco i dati degli utenti

L’Agenzia delle entrate stipulerà una serie di convenzioni ad hoc con Airbnb, Booking e tutti gli altri soggetti respon­sabili dei portali di intermediazione immobiliare online.
Saranno coinvolti tutti gli intermediari, comprese quelle piattaforme esonerate dall’obbligo di prelievo alla fonte o di comunicazione dei dati presenti nei contratti. Inoltre, sarebbe opportuna un’eventuale modifica normativa che coinvolga anche le attività occasionali di intermediazione immobiliare, se la fornitura di alloggi è accompagnata da servizi accessori. Questa l’opinione di Rossella Orlandi, direttore dell’Agenzia delle entrate, intervenuta ieri da­ vanti alle due commissioni bilancio di Camera e Senato per esprimere i pareri dell’Agenzia in merito alla mano­vra correttiva pubblicata lo scorso 24 aprile ( di 50/2017).
«Nell’ottica di assicurare l’emersione di base imponibile derivata dalle locazioni brevi, si prevede la stipula da parte dell’Agenzia delle entrate, senza oneri a carico della stessa né del bilancio dello Stato, di convenzioni con i soggetti che utilizzano in Italia i marchi di portali di intermediazio­ne online al fine di definire le modalità di collaborazione,  in modo che sia assicurato il monitoraggio delle locazioni concluse attraverso l’intermediazione degli stessi porta­li». Per l’attuazione delle disposizioni contenute nel dl 50/2017, si dovrà attendere dunque un provvedimento da parte del direttore dell’Agenzia delle entrate, che verrà emanato entro 90 giorni dall’entrata in vigore del suddetto DL. L’applicazione della norma dovrebbe essere subordina­ta all’emanazione di tale provvedimento; anche il termine di novanta giorni «sembra stabilito al fine di tener contro dei tempi di conversione del decreto legge». La Orlandi valuta positivamente il nuovo regime di imposizione fisca­le verso le locazioni brevi, in particolare per «l’inclusione nel campo applicativo della norma dei contratti che pre­vedono, oltre alla locazione, la prestazione dei servizi di biancheria e pulizia locali, perchè finalizzata a favorire l’emersione di imponibile nei casi in cui la concessione in godimento dell’immobile è suscettibile di essere ricon­dotta ad un’attività alberghiera». L’art. 4 del di 50/2017 disciplina il trattamento fiscale delle «locazioni brevi».
Per i redditi provenienti da questi contratti è previsto, dal 1 ° giugno 2017, l’assoggettamento su opzione alle di­sposizioni relative alla cedolare secca, con un’aliquota di imposizione del 21%.

[Fonte: Italia Oggi – 5 Maggio 2017]